La libertà non è uno spazio libero, la libertà è PARTECIPAZIONE. Giorgio Gaber

sabato 1 settembre 2018

In anteprima

IN ANTEPRIMA IL NOSTRO ARTICOLO PER IL GIORNALINO COMUNALE IN USCITA A FINE SETTEMBRE
L'estate sta finendo e due temi in particolare hanno tenuto banco in questo periodo, temi dei quali vi abbiamo aggiornato sui giornali e sui social.
La nuova raccolta Porta a Porta ci ha fatto e ci farà probabilmente ancora soffrire con l'arrivo della brutta stagione per l'innegabile pressappochismo con cui è partita e per i tanti e controversi aggiustamenti in corso d'opera. Occorreva preparare meglio il terreno ed attivare per tempo il centro del riuso, incentivare i negozi dove acquistare prodotti sfusi, aumentare il numero delle casette dell’acqua così da aiutare le famiglie al cambiamento. Dopo anni di acquisti dove veniva visto come normale l’usa e getta, ognuno di noi ora deve ragionare in termini di riciclo e di minor impatto ambientale e non è certamente facile!
Le esaltanti notizie sul raggiungimento dell’89% di raccolta differenziata non rispondono però alla legittima domanda di sapere quale percentuale di indifferenziata raccolta dai cestini e dai fossi pagheremo al prossimo giro. Oltre al fatto che l'amministrazione, su precisa richiesta, ha ammesso di non sapere l’importo del preventivo di Hera per l'avvio del PaP comprensivo di materiale pubblicitario, tensostruttura, sacchi, pattumelle e agenzia che ne ha gestito la distribuzione.
Ma il vero problema resta la normativa che permette al nostro gestore di avere azionisti pubblici che si spartiscono i dividendi come ha fatto l’Unione quest’anno quando ha incamerato 700 mila euro.
Normativa che permette anche di bruciare i rifiuti da fuori regione, in modo da mantenere costante il tonnellaggio per il “proficuo” ed efficiente funzionamento del nostro inceneritore.
Riguardo al nuovo polo logistico (Amazon?) abbiamo sollevato nelle sedi opportune i nostri dubbi, che tali sono rimasti per mancanza di risposte chiare e soddisfacenti.
Non siamo contrari ai 400 posti di lavoro, ma abbiamo ben presente la situazione degli addetti del comparto carni nonostante 20 anni di segnalazioni e denunce per contratti e ritmi di lavoro inadeguati.
Considerato “l’interesse pubblico che detto intervento riveste”, è mancata la condivisione con i cittadini che si troveranno a convivere con un traffico in aumento di 1.000 veicoli al giorno su un’asse stradale inadeguata, con un indice di mortalità doppio rispetto a quello provinciale, con un incremento dell’inquinamento dell’aria in una realtà già satura.
Un progetto al ribasso dove risultano ridotti i mq adibiti a parcheggio pubblico, quelli destinati alla viabilità di piano, ma soprattutto vengono a mancare 7.155 mq di verde pubblico rispetto al progetto precedente.
Fino all’8 ottobre “chiunque sia interessato” può presentare presso la Struttura pianificazione territoriale del Comune le “osservazioni scritte che saranno oggetto di esame in sede di approvazione della variante”; cosa che, come noi, vi invitiamo a fare.
A breve dovrebbe partire la realizzazione della CICLOVIA di Viale Italia “sul lato nord della carreggiata, di larghezza complessiva pari a 2,50 m; l’arteria stradale diventerà pertanto ad un unico senso di marcia, indicato dall’ufficio tecnico in direzione est, verso l’incrocio con la provinciale”. Opera che riteniamo indispensabile per la sicurezza degli utenti viste le limitate dimensioni della sede stradale.
Anche in questo caso è venuto a mancare il coinvolgimento dei residenti che, oltre a chiedere chiarezza ed informazioni, avrebbero certamente voluto e potuto dare il loro contributo.
M5S Spilamberto

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