Dichiarazione di
voto al bilancio previsione 2018
Di nuovo un bilancio
di previsione sintomatico della mancanza di coraggio della giunta di
centro-sinistra di fare scelte coerenti con il programma di mandato votato dai
cittadini.
Si continua ad investire
tempo e denaro su “fantasiose priorità” prima facendoci credere che la Fusione
in un unico Comune con Castelnuovo e Castelvetro fosse quanto di più bello,
conveniente ed efficace si potesse fare, ora sostenendo che la costruzione
della nuova scuola media risponda ad un tale incremento demografico di cui
nemmeno il Ministero dell'istruzione ha traccia, anzi!
Dall'analisi del
nostro territorio come appare dal Documento Unico di Programmazione (DUP) viene
confermato l'aumento del saldo migratorio con un +125 unità, un saldo di 57
cessazioni di imprese ed un tasso di natalità di 2 unità inferiore a quello di
mortalità.
Largo ai
nonni!
"La Spilamberto
di domani" che sogna il nostro sindaco ha certamente degli aspetti
condivisibili: non si può che plaudire ai lavori di adeguamento del centro
riuso "L'isola che c'è" cofinanziato da Atersir, alla realizzazione
della Casa delle arti in Santa Maria dopo un indecoroso e decennale incarto
della facciata della chiesa, alla messa in sicurezza sismica delle scuole
dovuta comunque per legge, alle opere di manutenzione straordinaria negli
impianti sportivi comunali, alla lotta all'evasione fiscale, alla realizzazione
di piste ciclabili per il 50% cofinanziate dal progetto nazionale di Mobilità
sostenibile.
Ma certamente questo
bilancio sottolinea anche come molte scelte siano più un palliativo che una
volontà di rispondere al problema, di come l'apparenza sia più importante della
sostanza.
Partiamo dalla
tutela del territorio e dell'ambiente (Missione
9) e dal passaggio alla raccolta Porta a Porta che avendo l'obiettivo
dichiarato di " incrementare ulteriormente la raccolta
differenziata" non aggiunge nulla di più di quanto si faccia già ora con i
cassonetti. Anzi, un aumento certo è previsto, come ci ha confermato
l'assessore Nardini, e riguarderà la Tari nella quale già spalmiamo 50
centesimi a testa per finanziare il progetto Riciclandino e 2 mila euro
per uno dei due progetti di utilizzo delle Guardie Ecologiche Volontarie, le
Gev.
Riteniamo sia inopportuno in questo momento in cui la
convenzione con Hera è in proroga dal 2011, in cui la politica regionale incrementa
il "recupero energetico" nell’inceneritore anziché il riciclo,
passare ad una diversa modalità di raccolta che non va però a modificare
la modalità di smaltimento ma solo a giustificare un aumento del
servizio pagato dai cittadini.
Cominciamo col PRODURRE MENO RIFIUTI cioè meno imballaggi favorendo
negozi di prodotti (pasta, detersivi, ecc.) alla spina; incrementiamo il riuso anche
con il Vuoto a Rendere (mozione che ripresenteremo a gennaio) e il riciclo alle
ISOLE ECOLOGICHE con orari di apertura funzionali anche a negozi e ad artigiani
dove poter differenziare tutti quei materiali che ritroviamo “in bella mostra”
sulle nostre strade invece di limitare i rifiuti accettati come sta avvenendo
da un po’ di tempo.
Aver delegato ad altri questo servizio non ne favorisce il
controllo e l’Amministrazione dimostra di non aver voce in capitolo per
pretendere il servizio di raccolta, lo spazzamento delle piazzole e la disinfezione
dei cassonetti adeguato alle caratteristiche dei nostri quartieri. Dove si
deposita più rifiuto si passa una volta in più togliendo un viaggio dove non ce
ne è necessità…e tutto senza aumentare il numero delle prese.
Le GEV dovrebbero avere ben altri compiti ambientali che non
quello di stare alla posta per cercare di identificare l’ineducato che si
sbarazza di un sacco.
Si sente la nostalgia dei vecchi “spazzini comunali” che oltre a
far lavora qualche residente garantivano al paese un decoro che non vediamo più
da anni.
La corretta politica
sui rifiuti che non metta al primo posto l'incenerimento e le discariche non è
mai stata tra le priorità del nostro sindaco e della politica del PD.
Solo oggi i comuni dell'Unione
si sono accorti, dopo le pregiudiziali del m5s, che mancava la corretta
documentazione per l'approvazione della Tari già dal 2013 e sono in fretta e
furia ricorsi al TAR.
Solo oggi il
governo, su segnalazione del m5s, ha dovuto accorgersi che è in vigore
un’errata applicazione sull’assimilazione tra rifiuti industriali e rifiuti
urbani permettendo così che il servizio smaltimento aziendale finisca in
unico calderone i cui costi vengono spalmati su tutti i contribuenti e su
tutte le utenze civili.
Ci stanno facendo
perdere tempo con tante belle parole che nascondono un ulteriore balzello e non
risolvono il problema.
Queste scelte
incidono pesantemente anche sulla qualità dell'ambiente; non passa giorno che non
si leggano articoli sugli sforamenti delle polveri sottili facendo della
pianura padana una delle zone più inquinate al mondo.
Le nostre eccellenze
stanno diventando le Pm 10 e le polveri di vetro, la diossina emessa dai nostri
8 inceneritori, il piombo e l'arsenico nelle acque di Sassuolo, l'amianto
ammalorato sui tetti di scuole, teatri, aziende, stalle e fienili.
Il nostro
emendamento voleva infatti dare sostegno ai privati che si trovano nella
necessità di far valutare e magari rimuovere le coperture pericolose per la
salute. Ma è stato bocciato.
Non era percorribile
la proposta del 2012 di concedere il diritto di superficie di coperture
pubbliche per istallare impianti fotovoltaici, alla precisa condizione di
rimuovere l’amianto presente come sul magazzino comunale ad esempio? Avremmo
così risparmiando fondi da destinare ad altre spese, magari per incrementare il
trasporto pubblico con veicoli elettrici.
Infatti sulla Missione 17 Energia e diversificazione
delle fonti energetiche per la parte riguardante le azioni comunali nulla viene
messo a bilancio.
A Spilamberto da quando
si è incrementata la spesa sulla gestione
del verde tanto più si è spogliato il paese di alberi, alcuni malati ed
abbattuti proprio grazie alle errate potature che hanno facilitato l'ingresso
delle carie e la conseguente malattia della pianta. Altro che sviluppare il
verde e la riforestazione urbana per mitigare l'inquinamento e le ondate di
calore sempre più frequenti in estate!
Per l'ennesimo anno
viene bocciato il nostro emendamento sul potenziamento dei controlli in materia
ambientale che, viste le premesse, avrebbe ben ragione di vedere maggiori investimenti.
Conoscere la qualità dell'ambiente in cui si vive permette ad ognuno di noi di fare
scelte consapevoli nella direzione della tutela della nostra salute e di quella
dei nostri cari. Così facendo l'amministrazione non ha dimostrato quella
Sensibilità e quell'impegno dichiarato nel proprio programma di mandato.
Una spesa che dopo
tre anni il sindaco non ha più ritenuto necessaria, e chissà se era legittima, è
quella relativa all'incarico dirigenziale dei Lavori Pubblici che, a seguito di
dimissioni dell’ing. Tubolino, vedrà la ridistribuzione dei compiti tra il
personale già presente.
Più di 200 mila euro
spesi in tre anni per un servizio che poteva essere gestito con le competenze
già presenti nell' ente. Questa scelta ci lascia perplessi… un “buon padre di
famiglia” dovrebbe essere più accorto nelle decisioni!
Sulla Missione 3 Ordine pubblico e sicurezza l’impegno
di 376 mila euro andrà a coprire i nostri 4 agenti sul territorio e pezzettini
di agenti che, in comunione con gli altri comuni dell’Unione, stanno lavorando
per noi per porzioni di ore. Con
queste “frattaglie” l’amministrazione ci dice che dovrebbero risultare quei 9,25 agenti di polizia municipale
dichiarati nella locandina della Spilamberto di domani. Che si mettano
d’accordo il vicesindaco Francioso assessore alla sicurezza ed il Comandante
del Corpo unico Venturelli perché giusto lui dichiara, in una nota arrivata
venerdì 15 dicembre, che gli agenti operanti sul territorio comunale di
Spilamberto sono 8,62 derivanti
dalla somma dei 6 assegnati al presidio (di cui abbiamo chiesto nomi e cognomi
perché a noi risultano essere 4), di uno 0,81 per l’ufficio amministrativo, di
uno 0,50 per la Polizia Amministrativa e di un 1,31 dal reparto sicurezza stradale.
L’unico investimento
a bilancio sono i 30 mila euro per il sistema di videosorveglianza. La scelta è
stata fatta, si preferisce rivedere come è avvenuto un crimine riconoscendo la
targa dell’auto usata piuttosto che assumere agenti sul territorio che segnalino
emergenze e situazioni di pericolo e fungano da deterrente sulle strade.
Contenti loro!!
Non approviamo
appieno i 520 mila euro di spesa previsti per recuperare l'ex falegnameria
adiacente alla Rocca da destinare ad attività di ristorazione e la sala del
Torrione con la sede del museo per dare vita ad un caffè concerto. Certo che
bisogna riconoscere ai giovani amministratori la capacità di innovazione; vorrà
dire che andremo a prenderci un caffè dove prima andavamo a consultare la
Treccani.
Nessun aumento di spesa per il Sociale non rifinanziando con 10
mila euro il progetto Io c'entro (ben funzionante a Savignano) mentre si
spenderanno 8.556 euro per di 2 video sketch “dato atto che è volontà
dell’Amministrazione Comunale rappresentare, in modo accattivante, i percorsi
fino ad ora fatti”. Questione di priorità anche questo.
Certo che chi amministrerà
Spilamberto nel 2019 si troverà subito sul
groppone la ricerca di fondi per pagare 1 ml 325 mila euro di trasferimenti
all’UTC per la nuova scuola e dal 2020 la prima rata del muto di 246 mila euro
insieme a quella per l’adeguamento sismico delle scuole per 640 mila euro; la
spesa di 425mila euro per la ristrutturazione della Rinascita; il problema di
un eventuale palazzetto dello Sport vista l’alienazione delle palestre di Via
Santa Maria e di un eventuale nuovo canile con i termini per la messa a norma
in scadenza a dicembre 2020.
Per tutti questi
motivi il nostro voto sarà contrario.
Anderlini e Ori m5s Spilamberto