https://www.lapressa.it/articoli/editoriali/rifiuti-spilamberto-lipocrisia-della-raccolta-differenziata
23 ottobre
2017
Visto il
degrado segnalato dai cittadini per i continui abbandoni di sacchi ed
ingombranti e la presenza di topi che si aggirano nei pressi delle piazzole che
non vengono spazzate nonostante la convenzione, la nostra Giunta ha deciso che
dalla primavera 2018 Spilamberto passerà ad una raccolta Porta A Porta dei
rifiuti. L’unica cosa certa è che aumenterà il costo della Tari.
Se
l’obiettivo era quello di “rendere il comune di Spilamberto virtuoso”
come annunciato in campagna elettorale, allora la strada è ancora molto lunga.
Siamo
passati da una produzione di rifiuti di 548 kg/pro capite nel 2009 ai 612 kg nel
2016 con
una indifferenziata a testa superiore ai 200 kg mentre in un comune virtuoso se ne hanno mediamente 75 kg/pro capite. Sembra
impossibile che, facendo due conti, una famiglia di 4 persone produca 2.400 kg
di rifiuti l’anno!
E dove andranno
a finire i nostri rifiuti così ben differenziati?
Oggi Arpae (l´Agenzia
regionale per la prevenzione, l´ambiente e l´energia dell´Emilia-Romagna)
conferma che tutta la plastica viene bruciata ad eccezione di un 19% che può
essere avviato al recupero energetico …. cioè bruciato nell’inceneritore! Purtroppo
non è un gioco di parole!
Del vetro
invece abbiamo una singolare montagna a San Cesario con più di 20 mila
particelle di polvere di vetro/mc che volteggiano nell’aria.
Noi abbiamo
proposto un piccolo passo che va nella direzione della riduzione dei rifiuti e
del riuso con la mozione sul Vuoto A Rendere per contenitori di “birra o acqua
minerale” come previsto dalla recente normativa.
Quanto tempo
perso in inutili e costose sperimentazioni se poi il materiale differenziato
continua a finire nell’inceneritore e nei nostri polmoni!
Prima abbiamo
provato con i “cassonetti intelligenti”, progetto abbandonato per
l’esasperazione dei cittadini e che ha impegnato 250 mila euro della Regione.
Poi, da alcuni anni, abbiamo aderito al progetto Riciclandino che devolve fondi
alle scuole ripagandosi grazie all’aumento di 50 centesimi della Tari per ogni abitante
di Spilamberto, una sorta di donazione estorta passata sotto silenzio.
La cosa
curiosa è che più diminuisce la nostra indifferenziata più aumentano i rifiuti bruciati
che provengono da fuori provincia: siamo passati dalle 103.000 tonnellate/anno del 2006 alle
212.000 del 2016 con la previsione di sfiorare quest’anno il limite delle
240.000 tonnellate.
Non si
risolve il problema cambiando la modalità di raccolta ma il sistema di gestione
dei rifiuti: occorre privilegiare la prevenzione, il riutilizzo e il riciclo e,
solo come ultima ipotesi, l’incenerimento e lo smaltimento in discarica! (D.
Lgs n. 152/2006)
Obiettivo
sottoscritto nel 2012 dalla precedente amministrazione in Unione con le Linee
guida per la gestione dei rifiuti. I risultati però dimostrano che in questi
anni non vi è stato un deciso cambio di rotta, alle parole non sono seguiti i
fatti.
Siamo
stanchi di proclami che vanno nella direzione opposta alla tutela della nostra
salute oltre che delle nostre tasche!
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