La libertà non è uno spazio libero, la libertà è PARTECIPAZIONE. Giorgio Gaber

sabato 5 novembre 2011


I FATTI:
Lunedì 17 0ttobre 2011 a Spilamberto si è tenuta una seduta del consiglio comunale.
Dei 19 punti all'ordine del giorno l’ultimo riguardava la mozione presentata dai consiglieri del gruppo "Spilamberto Solidarietà Ambiente" e concerneva:

Iniziativa popolare del consiglio comunale di Spilamberto ai sensi dell'art. 1 della L.R. 8/2008- per la presentazione del progetto di legge regionale avente per titolo "disposizioni a sostegno della riduzione della produzione dei rifiuti solidi urbani, del riuso dei beni a fine vita, della raccolta differenziata domiciliare con tariffa puntuale e dell'impiantistica funzionale al riuso e al riciclaggio.Competenze dei comuni per la gestione del servizio di igiene urbana.Abrogazione e sostituzione della legge regionale 19 Agosto 1996.

La presente mozione non è stata discussa perché, per motivi di tempo, sono state esaminate solo le prime 11.

Martedì 18 Ottobre 2011 è stata convocata una commissione all’interno della quale è stato discusso il seguente ordine del giorno:
-Presentazione da parte dell'Assessore all'Ambiente, Stefani, del nuovo sistema per la raccolta differenziata.
-Discussione in merito alla mozione già presentata in Consiglio Comunale il 17 ottobre ma non discussa ( vedi sopra) dai consiglieri del gruppo di "Spilamberto Solidarietà Ambiente", Ferrari Piermaria e Biagi Enrica.

Questa mozione è molto importante per il nostro comune, in quanto proprio in questo momento serve un'inversione di rotta sulle politiche nella gestione dei rifiuti.

Sulla base di questa iniziativa il Comune di Spilamberto è stato scelto dalla Regione e da Hera come progetto pilota che prevede cassonetti chiusi e badge magnetico.

Nella frazione di San Vito, in data Martedì 25 ottobre, è stato presentato il progetto sopra indicato informando i cittadini che il tutto sarebbe partito in breve tempo.


CONSIDERAZIONI:
Ci sembra che tale iniziativa non miri a politiche di vera riduzione e al riciclo e riuso della materia prima impropriamente chiamata rifiuto.
Il progetto che verrà attuato risulta limitato poichè ha come unico risultato di impedire ai cittadini dei comuni limitrofi di conferire rifiuti a Spilamberto.
Il punto è che l’attenzione è indirizzata solo a difendersi da comportamenti poco corretti di altre persone, senza sfruttare tutte le possibilità che la gestione dei rifiuti può oggi offrire.
Inoltre il Badge o tessera non riconosce il genere di rifiuto introdotto nel cassonetto, quindi se la carta viene erroneamente collocata nel cassonetto della plastica o viceversa per il tesserino non ci sarà nessuna differenza; è comprovato che il sistema basato sui cassonetti provoca l’aumento costante della produzione dei rifiuti e la raccolta differenziata rimane a livelli troppo bassi che non riescono a superare, se non in casi eccezionali, il 35% di raccolta differenziata, percentuale prevista dal decreto Ronchi.

Secondo il nostro punto di vista per risolvere il problema rifiuti ci vogliono delle scelte rivoluzionarie che vanno attuate con politiche strategiche e culturali. Occorre una completa riorganizzazione del servizio con l’eliminazione dal territorio di tutti i cassonetti e l’attivazione della raccolta domiciliare “Porta a porta”, tramite la consegna a tutte le famiglie degli strumenti per la raccolta differenziata.
Questa è l’unica scelta possibile per raggiungere elevate percentuali di raccolta differenziata e per dimostrare che i benefici riguardano tutti:
i cittadini, l’ambiente, i lavoratori e il decoro urbano.
Quindi è necessario introdurre politiche che possano puntare sull'aumento della raccolta differenziata, con investimenti mirati alla partecipazione, all’informazione e alla sensibilizzazione dei cittadini per raggiungere l’obiettivo “rifiuti zero”.

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