Nel Consiglio Comunale di Lunedi 26 11 2018 si stava
discutendo la nostra interpellanza che chiedeva una valutazione sul rispetto
della Carta di avviso pubblico da parte del Sindaco, carta che impegna gli
amministratori tutti ad agire con spirito di lealtà, trasparenza, imparzialità
nello svolgimento delle proprie funzioni.
Tutto è nato da una visita ad una ditta della giunta e del
Sindaco Costantini, il quale ha esteso l’invito a titolo personale al solo
consigliere di minoranza Malmusi perché aveva espresso un interesse per quella
ditta. A nostro avviso per correttezza, trasparenza e imparzialità avrebbe
dovuto invitare tutte le minoranze soprattutto In ragione del fatto che su
alcuni aspetti dell’autorizzazione AIA rilasciata all’impresa, avevamo
presentato interrogazioni in consiglio ed accessi atti mentre l’altro
consigliere non aveva mai manifestato interesse diffuso per l’argomento. La
risposta del Sindaco pro tempore Costantini ci ha confermato quanto i nostri
dubbi esplicitati nell’interpellanza in discussione avessero delle fondamenta
in quanto la risposta è stata molto chiara e, a nostro avviso, non in linea con
l’imparzialità e la buona politica a cui deve attenersi. Il Sindaco pro tempore
Costantini ha detto che non gli piace il nostro modo di fare politica e quindi
non ci invita nelle visite istituzionali. Alla fine se ho capito bene il
Sindaco di Spilamberto invita solo le o la minoranza che gli è simpatica o che
ha più affinità con lui, quindi mi domando come una minoranza abbia contattato
il Costantini dicendogli che aveva un interesse a quella specifica ditta e non
so quanto tempo abbia aspettato visto che non si sa quando la ditta ha
l’occasione particolare per invitarti.
Durante la replica del consigliere del m5s, il Malmusi si
allontanava dalla sala, polemizzando e rivolgendoci improperi non raccolti dal
Presidente che anzi rivolgeva a noi l’invito a tenere un atteggiamento
rispettoso centrato sull’argomento e senza entrare sul personale.
Alla richiesta di mettere a verbale le affermazioni del
consigliere uscente il Presidente del Consiglio ha risposto con un primo rifiuto
dicendomi: “c’è la registrazione” alla mia seconda richiesta di mettere a
verbale la risposta è stata: “Vedremo” togliendomi il diritto di mettere a
verbale la mia dichiarazione. Stavamo parlando di trasparenza, correttezza, imparzialità
anche in questo caso non mi sembra corretto l’atteggiamento tenuto nei nostri
confronti da parte del consiglio, visto che il presidente non ha saputo
affrontare questo particolare caso, ma ha lasciato correre. La cosa grave è
questa censura contro una specifica minoranza, alle nostre richieste si lascia
correre, come in altri consigli con diverso presidente atteggiamenti e parole
forti rivolte a noi ma va tutto bene (dicono).
Da sottolineare come anche da parte del Segretario Comunale
ci sia una presa di posizione che tende ad osteggiare il nostro compito di
verifica e controllo arrivando ad affermare che i nostri numerosi atti sono
fatti con spirito emulativo allo scopo di recare molestia ed
aggravio di lavoro agli uffici. Chiaramente non sa che il più delle volte
dobbiamo ripresentarli perché non completi di tutto il materiale o perché sia
necessario sollecitarne la risposta essendo scaduti i termini o perché la
risposta non è congruente con la nostra domanda. Un esempio su tutti: alla mia
domanda di quale ditta fosse l’impalcatura in Via Vischi, mi venne risposto il
nome del proprietario dell’immobile.
Da qui la necessità di rifare la domanda.
Ori Claudio