La libertà non è uno spazio libero, la libertà è PARTECIPAZIONE. Giorgio Gaber

martedì 26 dicembre 2017

accesso atti Bonifica ex sipe



RICHIESTA DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI ED ALLE INFORMAZIONI 

La sottoscritta    Anderlini Fiorella
in qualità di Consigliere del Comune di Spilamberto,  ai sensi dell’art. 43 del D.Lgs 267/2000, ai fini dell’espletamento del proprio mandato elettivo,
CHIEDE
le seguenti informazioni
1-        Quali passi sono stati fatti dopo la sentenza del Tar nei riguardi della società Green Village o chi per essa per la bonifica dell’amianto nell’area ex Sipe.
2-        Nella malaugurata possibilità che nulla sia stato fatto, cosa si intende fare e quando.
3-        Nell’impossibilità della società o chi per essa di bonificare l’area, come si impegnerà il Comune per tutelare la salute dei cittadini
4-        Cosa prescrivono l’Arpa, l’Ausl e quanti di competenza in merito ai tempi, ai modi ed alla pericolosità dei manufatti in amianto presenti nell’area
5-        Quali altre sostanze potenzialmente pericolose per la salute o causa di inquinamento ambientale sono ancora presenti nell’area
6-        E’ intenzione dell’amministrazione convocare una commissione per chiarire i vari problemi ancora aperti anche con la cittadinanza
                                              
Data 26/12/2017                                      Anderlini Fiorella

Si dice a Spilamberto…




Le festività hanno evidenziato come la gestione dei rifiuti sia diventata una caratteristica del nostro paese, quasi un valore aggiunto.
I casi sono due: o noi spilambertesi rappresentiamo il peggio dell'inciviltà e lasciamo che il paese parli di noi a questo modo o il servizio di raccolta dei rifiuti è scoppiato dimostrando come non sia mai stato sotto controllo.
D'altra parte come può esserlo? Si è lasciato il nostro gestore Hera in proroga dal 2011, in 7 anni chi doveva, Atersir, non è riuscito a redigere un capitolato per una nuova gara d'appalto e nessuna amministrazione lo ha mai sollecitato.
Il nostro gestore ha per legge l'incarico di compilare il database con tutti i dati della raccolta suddivisi per quantitativi e materiali ma i nostri amministratori, quando il camion raccoglie in più comuni, accettano un conteggio del peso del rifiuto legato al numero di cassonetti svuotati.
Non c’è controllo quando facendo una semplice operazione con i dati che il gestore ha confermato ti accorgi che in media i nostri cassonetti svuotati sono pieni al 20%, però poi tutti ci lamentiamo del contrario. 
Non c’è controllo quando nel nostro paese sono attive diverse modalità di raccolta, il porta a porta al villaggio artigianale, il cassonetto unico nelle periferie e i cassonetti della differenziata nel resto del territorio.
Non c’è controllo quando lasci che all'isola ecologica molti materiali che prima venivano lì depositati ora non siano più permessi.
Non c’è controllo quando in consiglio comunale facciamo notare che il gestore non ha inviato tutti gli atti necessari per approvare la Tari, ma loro prima la approvano poi ricorrono al TAR. È dal 2013 che questi documenti non vengono integrati, cosa stavano aspettando!
Non c’è controllo su quanto dovuto per convenzione dal gestore che deve garantire che i cassonetti dell’indifferenziata siano svuotati 2/3 volte la settimana, mentre carta-cartone, plastica-lattine, verde e organico 1/2 volte a settimana, 1 sola volta ogni 15 giorni il vetro.
Che siano disinfettati 14 volte nel periodo primavera-autunno mentre per i bidoni dell’organico i lavaggi siano settimanali nel periodo estivo.
Che la pulizia delle piazzole si attui una volta al mese all’interno dei percorsi di spazzamento.


Il controllo che il Comune deve fare per legge non è così puntuale come il pagamento della Tari che il Comune ci richiede.
Due pesi e due misure?
I Consiglieri m5s Anderlini e Ori

giovedì 21 dicembre 2017

COME RISPONDERE SENZA DARE CHIARIMENTI

OGGETTO: Risposta interrogazione M5S prot. 46283/2017.
In riferimento all’interrogazione di cui all’oggetto nella quale si richiedono i nominativi degli operatori P.M. assegnati ai singoli presidi territoriali si comunicano i numeri di matricola
riportati sulla placca di riconoscimento prevista come strumento di identificazione dal vigente regolamento del Corpo.
Vignola Matricola n. 6, n. 40, n. 50, n. 51, n. 60, n. 67, n. 68.
C.nuovo Matricola n. 8, n. 35, n. 41, n. 42, n. 59, n. 62.
C.vetro Matricola n. 9, n. 47, n. 55, n. 65, n. 66.
Spilam. Matricola n. 13, n. 33, n. 43, n. 52, n. 69 (la matricola 69 ha cessato il servizio per
trasferimento ad altro ente in mobilità), n. 70.
Marano Matricola n. 4, n. 34, n. 49.
Guiglia Matricola n. 24, n. 44, n. 53.
Zocca Matricola n. 15, n. 23, n. 32.
Data 19/12/2017
Il Comandante P.M.
(Dott. Fabio Venturelli)

COME DIFFICILMENTE EVIDENZIATO NELLA RISPOSTA IL PRESIDIO DI SPILAMBERTO COMPRENDE CERTAMENTE GLI AGENTI MATRICOLA 13,33,43,52 MENTRE L'AGENTE 69 HA CESSATO IL SERVIZIO MA NON SI CHIARISCE IN QUALE DATA ( A NOI RISULTA I 1° NOVEMBRE 2017) E LA MATRICOLA 70 RIFERITA ALL'AGENTE IN PRESTITO DA SAVIGNANO.
QUINDI E' CORRETTO DIRE CHE GLI AGENTI NEL PRESIDIO DI SPILAMBERTO SONO 4!
CHE FATICA PER ARRIVARE ALLA VERITA'

martedì 19 dicembre 2017

Dichiarazione di voto al bilancio previsione 2018



Dichiarazione di voto al bilancio previsione 2018

Di nuovo un bilancio di previsione sintomatico della mancanza di coraggio della giunta di centro-sinistra di fare scelte coerenti con il programma di mandato votato dai cittadini.
Si continua ad investire tempo e denaro su “fantasiose priorità” prima facendoci credere che la Fusione in un unico Comune con Castelnuovo e Castelvetro fosse quanto di più bello, conveniente ed efficace si potesse fare, ora sostenendo che la costruzione della nuova scuola media risponda ad un tale incremento demografico di cui nemmeno il Ministero dell'istruzione ha traccia, anzi! 
Dall'analisi del nostro territorio come appare dal Documento Unico di Programmazione (DUP) viene confermato l'aumento del saldo migratorio con un +125 unità, un saldo di 57 cessazioni di imprese ed un tasso di natalità di 2 unità inferiore a quello di mortalità.
Largo ai nonni! 
"La Spilamberto di domani" che sogna il nostro sindaco ha certamente degli aspetti condivisibili: non si può che plaudire ai lavori di adeguamento del centro riuso "L'isola che c'è" cofinanziato da Atersir, alla realizzazione della Casa delle arti in Santa Maria dopo un indecoroso e decennale incarto della facciata della chiesa, alla messa in sicurezza sismica delle scuole dovuta comunque per legge, alle opere di manutenzione straordinaria negli impianti sportivi comunali, alla lotta all'evasione fiscale, alla realizzazione di piste ciclabili per il 50% cofinanziate dal progetto nazionale di Mobilità sostenibile. 
Ma certamente questo bilancio sottolinea anche come molte scelte siano più un palliativo che una volontà di rispondere al problema, di come l'apparenza sia più importante della sostanza.
Partiamo dalla tutela del territorio e dell'ambiente (Missione 9) e dal passaggio alla raccolta Porta a Porta che avendo l'obiettivo dichiarato di " incrementare ulteriormente la raccolta differenziata" non aggiunge nulla di più di quanto si faccia già ora con i cassonetti. Anzi, un aumento certo è previsto, come ci ha confermato l'assessore Nardini, e riguarderà la Tari nella quale già spalmiamo 50 centesimi a testa per finanziare il progetto Riciclandino e 2 mila euro per uno dei due progetti di utilizzo delle Guardie Ecologiche Volontarie, le Gev. 
Riteniamo sia inopportuno in questo momento in cui la convenzione con Hera è in proroga dal 2011, in cui la politica regionale incrementa il "recupero energetico" nell’inceneritore anziché il riciclo, passare ad una diversa modalità di raccolta che non va però a modificare la modalità di smaltimento ma solo a giustificare un aumento del servizio pagato dai cittadini.
Cominciamo col PRODURRE MENO RIFIUTI cioè meno imballaggi favorendo negozi di prodotti (pasta, detersivi, ecc.) alla spina; incrementiamo il riuso anche con il Vuoto a Rendere (mozione che ripresenteremo a gennaio) e il riciclo alle ISOLE ECOLOGICHE con orari di apertura funzionali anche a negozi e ad artigiani dove poter differenziare tutti quei materiali che ritroviamo “in bella mostra” sulle nostre strade invece di limitare i rifiuti accettati come sta avvenendo da un po’ di tempo.
Aver delegato ad altri questo servizio non ne favorisce il controllo e l’Amministrazione dimostra di non aver voce in capitolo per pretendere il servizio di raccolta, lo spazzamento delle piazzole e la disinfezione dei cassonetti adeguato alle caratteristiche dei nostri quartieri. Dove si deposita più rifiuto si passa una volta in più togliendo un viaggio dove non ce ne è necessità…e tutto senza aumentare il numero delle prese.
Le GEV dovrebbero avere ben altri compiti ambientali che non quello di stare alla posta per cercare di identificare l’ineducato che si sbarazza di un sacco.
Si sente la nostalgia dei vecchi “spazzini comunali” che oltre a far lavora qualche residente garantivano al paese un decoro che non vediamo più da anni.   
La corretta politica sui rifiuti che non metta al primo posto l'incenerimento e le discariche non è mai stata tra le priorità del nostro sindaco e della politica del PD.
Solo oggi i comuni dell'Unione si sono accorti, dopo le pregiudiziali del m5s, che mancava la corretta documentazione per l'approvazione della Tari già dal 2013 e sono in fretta e furia ricorsi al TAR. 
Solo oggi il governo, su segnalazione del m5s, ha dovuto accorgersi che è in vigore un’errata applicazione sull’assimilazione tra rifiuti industriali e rifiuti urbani permettendo così che il servizio smaltimento aziendale finisca in unico calderone i cui costi vengono spalmati su tutti i contribuenti e su tutte le utenze civili.   
Ci stanno facendo perdere tempo con tante belle parole che nascondono un ulteriore balzello e non risolvono il problema.
Queste scelte incidono pesantemente anche sulla qualità dell'ambiente; non passa giorno che non si leggano articoli sugli sforamenti delle polveri sottili facendo della pianura padana una delle zone più inquinate al mondo.
Le nostre eccellenze stanno diventando le Pm 10 e le polveri di vetro, la diossina emessa dai nostri 8 inceneritori, il piombo e l'arsenico nelle acque di Sassuolo, l'amianto ammalorato sui tetti di scuole, teatri, aziende, stalle e fienili. 
Il nostro emendamento voleva infatti dare sostegno ai privati che si trovano nella necessità di far valutare e magari rimuovere le coperture pericolose per la salute. Ma è stato bocciato.
Non era percorribile la proposta del 2012 di concedere il diritto di superficie di coperture pubbliche per istallare impianti fotovoltaici, alla precisa condizione di rimuovere l’amianto presente come sul magazzino comunale ad esempio? Avremmo così risparmiando fondi da destinare ad altre spese, magari per incrementare il trasporto pubblico con veicoli elettrici.
Infatti sulla Missione 17 Energia e diversificazione delle fonti energetiche per la parte riguardante le azioni comunali nulla viene messo a bilancio.
A Spilamberto da quando si è incrementata la spesa sulla gestione del verde tanto più si è spogliato il paese di alberi, alcuni malati ed abbattuti proprio grazie alle errate potature che hanno facilitato l'ingresso delle carie e la conseguente malattia della pianta. Altro che sviluppare il verde e la riforestazione urbana per mitigare l'inquinamento e le ondate di calore sempre più frequenti in estate! 
Per l'ennesimo anno viene bocciato il nostro emendamento sul potenziamento dei controlli in materia ambientale che, viste le premesse, avrebbe ben ragione di vedere maggiori investimenti. Conoscere la qualità dell'ambiente in cui si vive permette ad ognuno di noi di fare scelte consapevoli nella direzione della tutela della nostra salute e di quella dei nostri cari. Così facendo l'amministrazione non ha dimostrato quella Sensibilità e quell'impegno dichiarato nel proprio programma di mandato. 

Una spesa che dopo tre anni il sindaco non ha più ritenuto necessaria, e chissà se era legittima, è quella relativa all'incarico dirigenziale dei Lavori Pubblici che, a seguito di dimissioni dell’ing. Tubolino, vedrà la ridistribuzione dei compiti tra il personale già presente.
Più di 200 mila euro spesi in tre anni per un servizio che poteva essere gestito con le competenze già presenti nell' ente. Questa scelta ci lascia perplessi… un “buon padre di famiglia” dovrebbe essere più accorto nelle decisioni!
Sulla Missione 3 Ordine pubblico e sicurezza l’impegno di 376 mila euro andrà a coprire i nostri 4 agenti sul territorio e pezzettini di agenti che, in comunione con gli altri comuni dell’Unione, stanno lavorando per noi per porzioni di ore. Con queste “frattaglie” l’amministrazione ci dice che dovrebbero risultare quei 9,25 agenti di polizia municipale dichiarati nella locandina della Spilamberto di domani. Che si mettano d’accordo il vicesindaco Francioso assessore alla sicurezza ed il Comandante del Corpo unico Venturelli perché giusto lui dichiara, in una nota arrivata venerdì 15 dicembre, che gli agenti operanti sul territorio comunale di Spilamberto sono 8,62 derivanti dalla somma dei 6 assegnati al presidio (di cui abbiamo chiesto nomi e cognomi perché a noi risultano essere 4), di uno 0,81 per l’ufficio amministrativo, di uno 0,50 per la Polizia Amministrativa e di un  1,31 dal reparto sicurezza stradale.
L’unico investimento a bilancio sono i 30 mila euro per il sistema di videosorveglianza. La scelta è stata fatta, si preferisce rivedere come è avvenuto un crimine riconoscendo la targa dell’auto usata piuttosto che assumere agenti sul territorio che segnalino emergenze e situazioni di pericolo e fungano da deterrente sulle strade.
Contenti loro!!
Non approviamo appieno i 520 mila euro di spesa previsti per recuperare l'ex falegnameria adiacente alla Rocca da destinare ad attività di ristorazione e la sala del Torrione con la sede del museo per dare vita ad un caffè concerto. Certo che bisogna riconoscere ai giovani amministratori la capacità di innovazione; vorrà dire che andremo a prenderci un caffè dove prima andavamo a consultare la Treccani. 
Nessun aumento di spesa per il Sociale non rifinanziando con 10 mila euro il progetto Io c'entro (ben funzionante a Savignano) mentre si spenderanno 8.556 euro per di 2 video sketch “dato atto che è volontà dell’Amministrazione Comunale rappresentare, in modo accattivante, i percorsi fino ad ora fatti”. Questione di priorità anche questo.
Certo che chi amministrerà Spilamberto nel 2019 si troverà subito sul groppone la ricerca di fondi per pagare 1 ml 325 mila euro di trasferimenti all’UTC per la nuova scuola e dal 2020 la prima rata del muto di 246 mila euro insieme a quella per l’adeguamento sismico delle scuole per 640 mila euro; la spesa di 425mila euro per la ristrutturazione della Rinascita; il problema di un eventuale palazzetto dello Sport vista l’alienazione delle palestre di Via Santa Maria e di un eventuale nuovo canile con i termini per la messa a norma in scadenza a dicembre 2020.

Per tutti questi motivi il nostro voto sarà contrario.

Anderlini e Ori  m5s Spilamberto