La libertà non è uno spazio libero, la libertà è PARTECIPAZIONE. Giorgio Gaber

mercoledì 11 settembre 2013

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA SI FA ANCORA PIU’ INTELLIGENTE?


Sono passati quasi due anni dall’apparizione dei primi cassonetti (pubblicizzati come intelligenti) sulle strade di San Vito che, per conferire i rifiuti, richiedono una tessera nominativa.

Il primo ed ultimo incontro rivolto a tutta la cittadinanza per fare un primo punto della situazione si svolse nel luglio 2012. Dopo aver aspettato invano, per più di un anno, un secondo incontro informativo e chiarificatore con l’amministrazione comunale spilambertese, che ha voluto sperimentare questo sistema di raccolta dei rifiuti, come cittadini di Spilamberto direttamente impegnati per una buona raccolta differenziata, vorremmo evidenziare nuovamente alcuni punti di criticità che hanno bisogno di risposte precise per sollevare il velo di ambiguità che aleggia sul Progetto Raccolta Intelligente.

Prima di tutto, col termine progetto si identifica un complesso di attività correlate tra loro, finalizzate a realizzare servizi corrispondenti ad obiettivi specifici e determinati, nonché vincoli temporali per il completamento del progetto.

Tra i vari obiettivi delProgetto HERA TR6 (quello dei cassonetti “intelligenti”), vi è quello di una “applicazione di sistemi di tariffazione puntuale e/o di incentivazione dell’ utente “.
Concetto ribadito nella lettera del Sindaco del 29/ 5 / 2013 arrivata nelle case di tutti gli spilambertesi dove si legge che “ l’Unione Europea chiede di attivare procedure in grado di commisurare la tariffa con l’ effettiva produzione di ogni singola utenza".

Per soddisfare questo obiettivo occorre però definire con certezza quantità e qualità dei rifiuti, cosa che, con l’ attuale sistema di raccolta, non è possibile accertare.

Il cassonetto apribile solo tramite tessera personale non riconosce il rifiuto introdotto, tanto meno la qualità del rifiuto.

Quindi, com’è possibile applicare sistemi di tariffazione puntuale e/o di incentivazione dell’utente?

E non sarà di nessuna efficacia, per raggiungere questoobiettivo, l’aver installato una calotta che riduce il volume introducibile nel cassonetto dei rifiuti indifferenziati, nonostante anch’essa sia “intelligente”, cioè apribile solo con la tessera personale, perché, ancora una volta, il tipo di rifiuto non è identificato ed è diventato, anzi, più facile abbandonare sacchetti troppo grandi (e quindi non introducibili attraverso la calotta) di fianco ai cassonetti oppure gettarli nel cassonetto dedicato, ad esempio, alla carta.

Inoltre, la novità della calotta, obbliga i cittadini ad utilizzare le mani per introdurre i rifiuti, anzichè i piedi, come è stato normale fino a qualche settimana fa.
Questo “privilegio”viene elargito alla comunità nonostante l’ art. 8 del DPR 915 del 1982 che, rilevando le competenze dei comuni, prescrive che questi assicurino “ la tutela igienico-sanitaria in tutte le fasi dello smaltimento dei rifiuti “.
I punti critici riguardo questo progetto sono numerosi, ribadiamo, quindi, la necessità di una“comunicazione permanente …tramite attività di ufficio stampa ed incontri con la cittadinanza“, come specificato nel Progetto HERA TR6 (quello dei cassonetti “intelligenti”.

Non sono sufficienti i monitor allestiti nell’atrio del Municipio per sciogliere i dubbi e rispondere alle domande che la comunità di Spilamberto si pone.
La disponibilità dell’ Assessore all’Ambiente Daniele Stefani è nota. Riteniamo, però, che parcellizzare l’energia in incontri di quartiere, di via, di condominio non risponda a criteri di efficacia ed efficienza.


Il MoVimento5 Stelle gruppo di Spilamberto, sabato 14 settembre dalle 10 alle 12, sarà in Corso Umberto I a Spilamberto per dare la possibilità agli spilambertesi di sottoscrivere una lettera aperta indirizzata al Sindaco Francesco Lamandini in cui si invita lo stesso Sindaco e tutta l’Amministrazione Comunale ad indire una seconda assemblea pubblica atta a spiegare le novità e sciogliere i dubbi sul progetto dei cassonetti chiusi.

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