La libertà non è uno spazio libero, la libertà è PARTECIPAZIONE. Giorgio Gaber

sabato 19 maggio 2018

Nuova ciclabile


«Nuova ciclabile, no al tratto dietro l' asilo»
Spilamberto, Anderlini (M5s): «Insieme alla futura stazione dei bus attirerà degrado»
18/05
Il Resto del Carlino (ed. Modena)
«IL PROBLEMA non è il senso unico in viale Italia né la sua futura ciclabile, provvedimenti sui quali siamo decisamente d' accordo con la giunta. Il vero problema, di cui pochi parlano, è invece il tratto di quella ciclabile che collegherà viale Italia a via Berlinguer, visto che l' area è destinata a una nuova stazione degli autobus dalla collocazione a dir poco inopportuna». Fiorella Anderlini, capogruppo spilambertese del M5s, entra così nel dibattito che in questi giorni sta toccando non solo il tema della viabilità del quartiere Fondobosco, ma anche quello del coinvolgimento della cittadinanza nelle decisioni politiche. E riguardo alla polemica tra l' assessore Nardini e il consigliere Forte (centrodestra) sulla trasparenza della decisione sul senso unico, spezza subito una lancia a favore del primo. «In effetti tra Consiglio comunale e commissioni - dice la stessa Andrelini - si parla di un futuro a senso unico per viale Italia ormai da parecchio tempo. Lo sapevamo tutti, insomma: nessuno ha nascosto nulla. Forse la cosa è rimasta troppo chiusa nelle stanze istituzionali, ed è certo criticabile il fatto di non aver coinvolto prima, o almeno avvisato, i residenti e i negozianti della zona. Ma nelle sedi politiche se n' è sempre parlato alla luce del sole». Poi la consigliera pentasetallata entra nel merito del progetto, e se da una parte promuove senza tentennamenti la necessità di realizzare un ciclabile («per i ciclisti è una tutela in più e promuove la mobilità 'dolce'») e di istituire un senso unico («a prescindere dalla ciclabile, perché quel viale è davvero troppo stretto e pericoloso già adesso per restare a doppio senso e coi parcheggi»), dall' altra solleva una secondo aspetto, finora poco discusso e legato a una delle zone interessate dal cantiere già affidato. «Ci preoccupa molto l' area dellex deposito Seta, in via Berlinguer, che si vuole attrezzare a stazione delle corriere e collegare a viale Italia con un tratto di ciclabile che si mangerà una bella 'fetta' di giardino dell' asilo Don Bondi. Crediamo che quel pezzo di ciclabile sia una spesa inutile, perché tanto viale Italia per le bici è già collegata alla 'Modena-Vignola' nei pressi del Centro sportivo e le vie laterali vicino alle Don Bondi sono già molto sicure e 'chiuse' al vero traffico. Sosteniamo che si tratti persino di un intervento dannoso: non solo per il sacrificio del parco, ma soprattutto per ciò che porterà insieme alla vicinanza di una stazione dei bus in termini smog, sicurezza e degrado. C' è pur sempre una scuola d' infanzia lì... Sapendo quali frequentazioni 'collaterali' attiri un' autostazione e come potrebbe essere sfruttata di conseguenza una ciclabile in quel punto, peraltro seminascosta dietro alle case, si possono già immaginare i disagi. Mi chiedo se poi nel giardino dell' asilo non si debbano cercare ogni mattina vetri rotti e siringhe». Anche la lista di centrodestra capitanata da Forte, in realtà, si è espressa recentemente sullo stesso tratto di ciclabile criticato dai Cinque stelle. Chiedendo all' amministrazione quale soluzione abbia in mente per l' attraversamento della ciclabile sull' attuale giardino delle Don Bondi. E se non si possa sfruttare in tal senso la stradina senza uscita che già esiste. Ma lo stesso Forte, ribaltando il punto di vista del Movimento, si professa invece a favore della nuova stazione dei bus in via Berlinguer, voluta anche dalla giunta. «Adesso - dice - quell' area è già degradata, quindi un' autostazione, concepita in modo diverso da piazza Sassatelli, in realtà potrebbe riqualificarla. Al posto dell' ex deposito dovrebbe sorgere anche un Centro medico privato, e questo dovrebbe migliorare ulteriormente il presidio della zona, che ora ha grossi problemi. Da lì parte il Piedibus e sappiamo tutti quel che i volotari trovano a terra in certe mattine... Così come si sa che ogni sera c' è chi ci va ad abbandonare i mobili di intere camere, come in una discarica. Proprio perché c' è un asilo nei paraggi si dovrebbe cogliere l' opportunità di rendere quell' area più vivibile e sicura». Valerio Gagliardellli

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