Al consiglio comunale di lunedì
Interpellanza
Oggetto: “prevalente interesse pubblico”
Premesso che
Le dichiarazioni a mezzo stampa del Sindaco Costantini evidenziano come ad
ottobre la Casa della salute sarà operativa rispettando i “tempi prefissati” di
240 giorni dimenticandosi che non si è trattato del rispetto dei tempi ma della
conclusione, con ben 11 anni di ritardo,
della parte meno rilevante del vero progetto del Comune di Spilamberto che,
come scritto negli atti dell’accordo di pianificazione siglato nel 2005 tra
Coop Estense, Coop ICEA e Comune, aveva come obiettivo primario quello di …”rispondere
alle esigenze dell’edilizia scolastica derivanti dalla crescita della
popolazione scolastica, che richiederà nei prossimi anni nuovi ed adeguati
spazi e strutture didattiche”
….
La sede individuata per la nuova collocazione del distretto sanitario fu la
Coop di consumo di via Quartieri, che venne quindi spostata e più che
raddoppiata nella periferia sud dell’abitato.
La sede AUSL era quindi idonea e venne spostata (si badi bene non per
realizzare la casa della salute, che fu oggetto di una successiva variante ora
in corso di ultimazione) ai soli fini di ottenere nuovi ed adeguati spazi per
le scuole.
Per raggiungere l’obiettivo dell’adeguamento scolastico, fu messa in campo
un’operazione urbanistica di notevole complessità: lo spostamento della Coop
Estense era indispensabile (?!) per poter consentire lo spostamento del
distretto sanitario dell’AUSL e, per ottenerlo, con l’accordo di pianificazione
dell’ aprile 2005 vengono resi edificabili terreni agricoli (di proprietà della
Coop Icea di Castelfranco Emilia - comparto di via San Pellegrino e via Ponte
Marianna) e si dà il via alla realizzazione di un nuovo direzionale/commerciale
(Coop di consumo) nel comparto di via San Pellegrino (sempre realizzata
dall’Icea), all’avvio del cantiere per nuove residenze in via Ponte Marianna
(sempre realizzate dall’Icea) ed alla ristrutturazione dell’ex Supermercato
coop per consentire lo spostamento del distretto sanitario da via Marconi in
via Quartieri.
Anche quest’ultima realizzazione è affidata alla Coop Icea di Castelfranco
Emilia che quindi, per consentire di far fronte alla prevedibile emergenza
scolastica, vede valorizzati i suoi terreni da agricoli a
residenziali/commerciali e procede anche alla diretta edificazione della Coop
di consumo, della residenza nei comparti liberati dal vincolo agricolo nonché
della sede del nuovo distretto sanitario.
Con il fallimento dell’Icea ovviamente si ferma anche il cantiere del
distretto sanitario che rimane abbandonato per molti anni e solo a dicembre del
2015, con le note vicissitudini ed opacità rilevate anche dall’intervento di
ANAC, viene riavviato.
Ad oggi, a conclusione della vicenda, l’unico soggetto che ha tratto
vantaggio è Coop estense che ha potuto più che raddoppiare la sua superficie;
non hanno tratto vantaggio né la Coop Icea che nonostante tutti i presupposti
favorevoli ed i cambi di destinazione d’uso dei suoi terreni è fallita
comunque, né l’USL che è passata da una sede in comodato gratuito ad un'altra
in cui dovrà pagare per 20 anni un canone, né il Comune che ha dilapidato
miglia di mq di terreno agricolo e quasi 1 milione di euro per ristrutturare
uno stabile che diventerà Casa della Salute, né tanto meno i cittadini di
Spilamberto che stanno ancora aspettando l’ampliamento dell’Istituto scolastico.
Dopo tutto ciò
Siamo a chiedere
Quali siano gli intendimenti del Sindaco e della Giunta in merito alle
scelte fatte e da farsi” nel prevalente
interesse pubblico” sulla vicenda in oggetto.
I consiglieri Anderlini Fiorella e Ori Claudio
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