Mozione m5s punto 10 del consiglio comunale del 26 aprile
Oggetto: La parola al Cittadino
Premesso che
il Decreto Legislativo 14 marzo 2013 n.33, oltre all'accesso da parte
della collettività a tutte le "informazioni" attinenti l'assetto delle
Pubbliche Amministrazioni dichiara importante ampliare la possibilità
delle relazione tra Cittadino ed Amministrazione, sia negli spazi
concernenti la "democrazia amministrativa", sia nei rapporti
amministrativi coinvolti dall'esercizio del potere e dall'erogazione dei
servizi
Considerato che
è conveniente consentire agli
amministratori locali di venire a conoscenza delle proposte, rilievi ed
istanze provenienti dalla cittadinanza
Impegna Sindaco e Giunta
Ad integrare il Regolamento del Consiglio Comunale di Spilamberto
attraverso l’apposita Commissione in modo da prevedere e disciplinare
l’istituto della “Parola al Cittadino”.
I Consiglieri Anderlini Fiorella e Ori Claudio
A seguire la proposta di integrazione del Regolamento:
"La parola al Cittadino"
1. In ciascuna seduta del Consiglio Comunale i primi trenta minuti sono dedicati allo svolgimento de "La parola al Cittadino".
2. "La parola al cittadino" consiste in una sola domanda, formulata dai
Cittadini in modo chiaro e conciso (tempo massimo per l’esposizione tre
minuti), su argomenti di rilevanza generale, connotati da urgenza o
particolare attualità politica, riguardanti comunque problematiche
inerenti il territorio comunale e/o aventi d’influenza sullo stesso.
3. Entro la data della Riunione dei Capigruppo antecedente il Consiglio
Comunale, i Cittadini possono presentare per iscritto all'Ufficio
Protocollo del Comune la relativa richiesta rivolta all'Ufficio
Relazioni con il Pubblico (URP), al Sindaco ed al Presidente del
Consiglio. Sarà cura del Presidente del Consiglio inserire in Ordine Del
Giorno tre interrogazioni, dando priorità come avviene per le istanze
dei Consiglieri Comunali, alla data di protocollo.
4. La richiesta
di intervento deve essere corredata, oltre che dal testo della domanda
che si intende porre, dalle generalità del Cittadino (nome, cognome,
data e luogo di nascita, numero di telefono ed, eventualmente, indirizzo
e-mail) e deve indicare il nominativo cui è rivolta l'istanza stessa
(Sindaco, Assessore, Consigliere di maggioranza e/o opposizione).
5. Nei giorni fissati per il Consiglio Comunale il Cittadino
richiedente, opportunamente preavvisato dall'URP, è tenuto a presentarsi
personalmente nella sala consiliare al fine di esporre, nel tempo
massimo fissato di tre minuti, l'oggetto della domanda.
6. La
presentazione delle domande è effettuata, in seduta pubblica ed
"aperta", nell'ordine cronologico di iscrizione, corrispondente
all'ordine cronologico acquisizione della domande medesime al protocollo
generale.
7. Il Sindaco, l'Assessore o il Consigliere competente
per materia rispondono alla domanda nel tempo massimo di cinque minuti
ed il Cittadino interpellante avrà a disposizione ulteriori due minuti
per dichiararsi "soddisfatto" o "non soddisfatto" della risposta
ricevuta.
8. In ciascuna seduta consiliare potranno essere trattate non più di tre richieste dei Cittadini.
9. Non si darà luogo a "La parola al Cittadino" nelle sedute consiliari
convocate d'urgenza o in quelle in cui, per disposizioni regolamentari o
per esigenze organizzative, l'ordine del giorno delle sedute medesime
debba essere riservato ad altri argomenti.
10. Le domande poste e le relative risposte saranno inserite nel database e pubblicate sul sito istituzionale del Comune.
11. La partecipazione a "La parola al Cittadino" con la presentazione
della domanda all'Ufficio Protocollo del Comune equivale ad accettazione
espressa di tutte le disposizioni contenute nel presente Articolo.
Nessun commento:
Posta un commento