La libertà non è uno spazio libero, la libertà è PARTECIPAZIONE. Giorgio Gaber

venerdì 22 aprile 2016

Mozione m5s punto 10

Mozione m5s punto 10 del consiglio comunale del 26 aprile
Oggetto: La parola al Cittadino
Premesso che
il Decreto Legislativo 14 marzo 2013 n.33, oltre all'accesso da parte della collettività a tutte le "informazioni" attinenti l'assetto delle Pubbliche Amministrazioni dichiara importante ampliare la possibilità delle relazione tra Cittadino ed Amministrazione, sia negli spazi concernenti la "democrazia amministrativa", sia nei rapporti amministrativi coinvolti dall'esercizio del potere e dall'erogazione dei servizi
Considerato che
è conveniente consentire agli amministratori locali di venire a conoscenza delle proposte, rilievi ed istanze provenienti dalla cittadinanza
Impegna Sindaco e Giunta
Ad integrare il Regolamento del Consiglio Comunale di Spilamberto attraverso l’apposita Commissione in modo da prevedere e disciplinare l’istituto della “Parola al Cittadino”.
I Consiglieri Anderlini Fiorella e Ori Claudio
A seguire la proposta di integrazione del Regolamento:
"La parola al Cittadino"
1. In ciascuna seduta del Consiglio Comunale i primi trenta minuti sono dedicati allo svolgimento de "La parola al Cittadino".
2. "La parola al cittadino" consiste in una sola domanda, formulata dai Cittadini in modo chiaro e conciso (tempo massimo per l’esposizione tre minuti), su argomenti di rilevanza generale, connotati da urgenza o particolare attualità politica, riguardanti comunque problematiche inerenti il territorio comunale e/o aventi d’influenza sullo stesso.
3. Entro la data della Riunione dei Capigruppo antecedente il Consiglio Comunale, i Cittadini possono presentare per iscritto all'Ufficio Protocollo del Comune la relativa richiesta rivolta all'Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP), al Sindaco ed al Presidente del Consiglio. Sarà cura del Presidente del Consiglio inserire in Ordine Del Giorno tre interrogazioni, dando priorità come avviene per le istanze dei Consiglieri Comunali, alla data di protocollo.
4. La richiesta di intervento deve essere corredata, oltre che dal testo della domanda che si intende porre, dalle generalità del Cittadino (nome, cognome, data e luogo di nascita, numero di telefono ed, eventualmente, indirizzo e-mail) e deve indicare il nominativo cui è rivolta l'istanza stessa (Sindaco, Assessore, Consigliere di maggioranza e/o opposizione).
5. Nei giorni fissati per il Consiglio Comunale il Cittadino richiedente, opportunamente preavvisato dall'URP, è tenuto a presentarsi personalmente nella sala consiliare al fine di esporre, nel tempo massimo fissato di tre minuti, l'oggetto della domanda.
6. La presentazione delle domande è effettuata, in seduta pubblica ed "aperta", nell'ordine cronologico di iscrizione, corrispondente all'ordine cronologico acquisizione della domande medesime al protocollo generale.
7. Il Sindaco, l'Assessore o il Consigliere competente per materia rispondono alla domanda nel tempo massimo di cinque minuti ed il Cittadino interpellante avrà a disposizione ulteriori due minuti per dichiararsi "soddisfatto" o "non soddisfatto" della risposta ricevuta.
8. In ciascuna seduta consiliare potranno essere trattate non più di tre richieste dei Cittadini.
9. Non si darà luogo a "La parola al Cittadino" nelle sedute consiliari convocate d'urgenza o in quelle in cui, per disposizioni regolamentari o per esigenze organizzative, l'ordine del giorno delle sedute medesime debba essere riservato ad altri argomenti.
10. Le domande poste e le relative risposte saranno inserite nel database e pubblicate sul sito istituzionale del Comune.
11. La partecipazione a "La parola al Cittadino" con la presentazione della domanda all'Ufficio Protocollo del Comune equivale ad accettazione espressa di tutte le disposizioni contenute nel presente Articolo.

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