La libertà non è uno spazio libero, la libertà è PARTECIPAZIONE. Giorgio Gaber

venerdì 22 aprile 2016

Riciclandino, sì, no, ma soprattutto perché?



Riciclandino, sì, no, ma soprattutto perché?
Articolo del M5S 
 
Fresca di delibera di giunta l'ultima novità in fatto di riciclo dal Comune di Spilamberto: “Riciclandino”.
Partiamo dall'inizio. Savignano è il precursore del progetto Dea Minerva, che è ben collaudato, funziona benissimo e non costa nulla al Comune ed ai cittadini, anzi.
Altri Comuni dell'Unione si sono attivati in merito, probabilmente perchè il progetto è valido, già applicato in loco con risultati sempre crescenti.
Questo prevede che nella zona antistante gli istituti scolastici siano presenti alcuni compattatori per la raccolta dei rifiuti (bottiglie di plastica PET richiesta e ben pagata dal mercato) nei quali gli studenti conferiscono le materie di scarto delle loro famiglie. Le ditte che gestiscono i compattatori li svuotano periodicamente e remunerano gli istituti per il materiale conferito. Operazione perfettamente conclusa: istituti più autonomi dal punti di vista finanziario e alunni edotti sul forte potere del riciclo. Non serve fare niente altro se non portare i bimbi a scuola.
Al lettore attento non sarà sfuggito il fatto che questa galeotta operazione taglia di netto fuori dal giro dei rifiuti Hera.
Ma la giunta di Spilamberto ha detto no, Hera non si può estromettere dai rifiuti.
Nasce così il Progetto Scuola di Hera “Riciclandino", un mezzo casino, sottoscritto da Tubolino.
Lo studente, dal bambino della scuola dell’infanzia fino al ragazzino delle medie, si deve recare presso l'isola ecologica di Spilamberto, accompagnato dai genitori, muniti peraltro di apposita tessera Riciclandino insieme alla tessera Hera, per conferire i propri rifiuti.
In tutta questa operazione chi ci guadagna? Hera di sicuro! In un sol colpo non deve più fare il ritiro porta a porta dei rifiuti ingombranti che verranno sballottati da entusiasti papà il sabato mattina e qualora il progetto funzionasse calerà la frequenza degli svuotamenti (parliamo di oltre 1100 alunni con relative famiglie).
Ed il fine ultimo? La consapevolezza della sostenibilità dei conferimenti separati e di buona qualità presso le isole ecologiche.
Geniali! Si salta il porta a porta tanto sbandierato in campagna elettorale d'un fiato e di questo passo il cittadino pagherà la tassa rifiuti dovendo anche provvedere al trasporto presso l'inceneritore. Un messaggio fantastico.
Non era meglio insegnare ai ragazzi che i rifiuti sono preziosi e come tali ci sono aziende che pagano per venirseli a prendere? Spreca poco, perchè ciò che sprechi è denaro!
Non era meglio, nello stesso tempo e senza fatica, lanciare un messaggio anche ad Hera che in sede di rinnovo del contratto di monopolio per la gestione dei rifiuti i conti devono tornare per tutti?
Ma il sindaco Costantini vuole veramente strappare migliori condizioni per i cittadini?
E le scuole che ci guadagnano? E' previsto un rimborso in base ai rifiuti conferiti per un totale ipotizzabile di ben 900 euro, questo sì. Ma fra le righe c'è la sorpresa: estratto da delibera di giunta n.11/2016 per il solo secondo quadrimestre di quest’anno visto il ritardo d’inizio del progetto il contributo è a carico di Hera, per gli anni successivi si studieranno forme di contributo da parte del Comune!
In ritardo e in malo modo viene finalmente riconosciuta l’importanza del materiale riciclato di qualità che  ha un mercato ed offre più vite ai rifiuti; le tanto enfatizzate quote di materiale differenziato raggiunte durante il progetto “cassonetti intelligenti” che fine hanno fatto? Sono finite in fumo nell’inceneritore??

Nessun commento:

Posta un commento